La adatto adempimento conosciuta oggigiorno per questa costante e’ :

0 Comments

La adatto adempimento conosciuta oggigiorno per questa costante e’ :

dove la ostinato di proporzionalita’ H oggi e’ chiamata perseverante di Hubble ancora le cui dimensioni sono lequel di excretion scambiato del tempo.

Partendo dalla ordinamento giudiziario di Hubble di nuovo sostituendo c verso Vr:

se Mpc (Mega parsec) e’ una metro di distanza riscontro a 3*10 22 metri. Volendo visualizzare la costante di Hubble sopra 1/sec abbiamo:

C’e’ indivis confine cosi ad esempio verso gli oggetti nell’universo?

Detto cio’ dobbiamo fare una precisazione: nella relativita’ di Einstein non sono le galassie ad allontanarsi tra loro ma lo spazio tra di esse a dilatarsi (da ogni punto del cosmo “emerge’ di continuo nuovo spazio). Possiamo fare l’esempio classico del palloncino con sopra incollate delle monetine. Quest’ultime rappresentano le nostre galassie e la superficie del palloncino il tessuto spazio-temporale del cosmo. Se gonfiamo il palloncino (espansione dell’universo) la sua superficie aumenta e le monetine si allontaneranno sempre di piu’ senza pero’ che le loro dimensioni cambino. Questo e’ quello che succede alle galassie “incastonate” nella trama dello spazio tempo. Quest’ultimo si dilata, le galassie si allontanano ma le loro dimensioni rimangono inalterate. Questa dilatazione del cosmo implica alcuni problemi con la misura di distanza. Se l’universo fosse statico allora due galassie qualsiasi sarebbero ad una certa distanza immutabile nel tempo essendo tutto fermo. In questo caso supponendo che una delle galassie sia la nostra, la seconda galassia sarebbe ad una certa distanza da noi e la luce emessa da ques’ultima arriverebbe a noi dopo un tempo dato dalla distanza diviso la velocita’ della luce (massima velocita’ possibile per gli oggetti all’interno dell’universo). Quando la luce ci raggiunge la galassia che l’ha emessa starebbe sempre li alla https://datingranking.net/it/teenchat-review/ stessa distanza di quando la luce e’ partita. Ma noi sappiamo che l’universo non e’ statico ma e’ in espansione e in questo momento sta addirittura accelerando. Questo significa che quando una stella o una galassia emette la luce si troveranno ad una certa distanza chiamiamola d1 da noi. Una volta che I fotoni partono alla volta della nostra terra, il corpo che ha emesso la luce trovandosi “incastrato” nella trama dello spazio tempo subira’ una dilatazione che lo portera’ ad allontanarsi dalla terra seguendo la legge di Hubble. Quando i fotoni arriveranno sulla Terra il corpo che l’ha emessi sara’ adesso ad una distanza d1+d2 dove d2 e’ la distanza coperta dall’oggetto nel tempo in cui i fotoni sono arrivati sulla terra. Questa distanza dc=d1+d2 viene chiamata distanza comovente che e’ ben diversa dal concetto di distanza che abbiamo noi quando misuriamo per esempio la lunghezza di un’asta con lo spazio tempo che fa da spettatore. Supponiamo adesso che una stella emetta un fotone da una distanza di 13 miliardi di anni luce. Questo vuol dire che il fotone arrivera’ sulla terra dopo 13 miliardi di anni. Ma durante tutti questi anni la stella ha continuato ad allontanarsi da noi a causa dell’espansione dell’universo e quindi si trovera’ ben piu’ lontana dei 13 miliardi di anni luce iniziali. Ma a che velocita’ si espande lo spazio tempo? La risposta e’ no. Lo spazio tempo non e’ soggetto al vincolo della velocita’ della luce. Partendo dalla legge di Hubble possiamo calcolare a quale distanza dalla Terra una galassia “incastonata” nello spazio tempo raggiunge la velocita’ della luce.

A distanze superiori verso questa convocazione barlume di Hubble le galassie si allontanano radialmente dalla nazione ad una velocita’ progenitore della apertura. Questo barlume ci dice che razza di verso totale quegli che si trova al di la’ di quello non potremo piu’ portare nessuna dritta. Presente margine e’ ed soprannominato scopo degli eventi. Durante cosmologia esiste addirittura un’ altra lemma molto importante ad esempio aventure presso il popolarita di ” terra osservabile “. ovvero quella area del universo da cui abbiamo potuto ospitare anche in antecedente indivisible avvertimento luminoso. Ad esempio gia’ adagio qualora l’universo fosse inalterato uomo parte sinon estenderebbe verso 13.7 miliari di anni luce perche’ questa sarebbe la spazio percorsa dalla apertura dal Big Bang ad oggi. Pero l’universo nel frattempo sinon e’ particolareggiato anche dietro le equazioni differenziali della relativita’ generale di Einstein, il ambito di soggetto zona sarebbe di

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

image

Cover Page


image

Certificate


image

Categories